Bio

ANTONELLA FUSHA

In costante bilico tra l’etnico richiamo alle proprie origini balcaniche, che riproduce in dripping e lacerazioni, e un uso del colore misurato e spericolato allo stesso tempo, unito a un tratto che attinge alla sperimentazione segni. Non nasconde, questa ricerca peraltro, di avvalersi, debitrice e complice, dell’essersi formata emozionalmente a contatto con una collezione tra le più colte dell’astrazione italiana che le ha consentito di esplorare e vivisezionare gli autori più fervidi e introspettivi del ‘900. Da Tancredi a Nigro e Corpora da Turcato fino allo Schifano meno omologato e più sperimentale.

IL MIO STUDIO

clicca per ingrandire

CONDIVIDI SU: